Sanità

Pozzilli: “Mettiamo in crisi il pregiudizio”. La premiazione al Neuromed del concorso in occasione della settimana del Cervello 2016.

Pubblicato: 18-03-2016 - 306
Pozzilli: “Mettiamo in crisi il pregiudizio”. La premiazione al Neuromed del concorso in occasione della settimana del Cervello 2016. Sanità

Pozzilli: “Mettiamo in crisi il pregiudizio”. La premiazione al Neuromed del concorso in occasione della settimana del Cervello 2016.

Pubblicato: 18-03-2016 - 306


POZZILLI. Premiati i vincitori del concorso “Epilessia: mettiamo in crisi il pregiudizio”. La cerimonia è avvenuta ieri sera, in occasione della Settimana del Cervello 2016, al Parco Tecnologico dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli nel corso del  terzo workshop sulle Epilessie Focali organizzato dal Centro per la Chirurgia dell’Epilessia dell’I.R.C.C.S. Neuromed. Il primo premio è andato alunni delle classi 3°E della Scuola Media Statale ‘Giovanni XXIII’ e 3°E dell’Istituto Comprensivo ‘San Giovanni Bosco’, entrambi di Isernia.  I vincitori, i cui elaborati grafici sono stati scelti da una commissione composta da rappresentati delle scuole e specialisti Neuromed, sono stati premiati dal Presidente della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa. Presente alla cerimonia la Direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale, la professoressa Anna Paola Sabatini.  I ragazzi hanno rappresentato l’Epilessia interpretando a loro modo l’insegnamento trasmesso dagli specialisti Neuromed: dell’Epilessia non bisogna aver paura, la conoscenza è l’arma migliore per abbattere il pregiudizio. L’I.R.C.C.S. Neuromed, insieme alla sua Fondazione, promuove da sempre iniziative di informazione sull’Epilessia, e sulla gestione di una crisi epilettica, nelle scuole. È proprio tra i banchi di scuola, infatti, che i ragazzi possono assistere alla crisi epilettica di un compagno. L’abbattimento di ogni pregiudizio, pertanto, può avvenire grazie alla corretta conoscenza della patologia e delle pratiche di soccorso ad essa collegate.

Oggi hanno vinto tutti i ragazzi che hanno partecipato al concorso sull’Epilessia.  – ha detto Mario Pietracupa, Presidente della Fondazione Neuromed - Lo hanno fatto contro il pregiudizio che spesso nasce nei confronti di questa patologia. Possiamo dire che i disegni in gara erano ‘parlanti’ perché pieni di significato ed emozioni.  La nostra più grande soddisfazione è proprio quella di aver stimolato il sistema scuola alla conoscenza della scienza e delle patologie che tramite essa vengono studiate. Lo abbiamo fatto stuzzicando le capacità creative dei nostri ragazzi e posso dire di aver imparato molto dalla loro sensibilità. Ringrazio per questo le due Dirigenti scolastiche la professoressa Rossella Simeone e la professoressa Mariella Di Sanza nonché i docenti che, insieme, educano con grande competenza coloro che rappresentano il nostro futuro. Una crescita culturale alla quale contribuiscono i nostri specialisti del Centro per l’Epilessia sempre pronti a sviluppare nuove idee e sempre al servizio di chi convive con una patologia così particolare. Ci ha onorato della sua presenza – ha continuato Pietracupa – anche le professoressa Anna Paola Sabatini, a testimonianza della bontà di questo progetto. Un direttore giovane che ha dato un nuovo impulso all’Ufficio Scolastico Regionale e sempre pronta a nuove iniziative nell’ambito del protocollo siglato con la Fondazione Neuromed.”

La conoscenza dell’Epilessia a scuola risulta essere importante se consideriamo che uno dei picchi di incidenza di questa patologia interessa proprio l’età scolare. – afferma Anna Paola Sabatini, Direttore dell’Ufficio Scolastico RegionaleDiventa necessario quindi formare anche gli insegnanti sulla conoscenza della patologia e sulla gestione di eventuali situazioni di rischio. Un progetto, questo, che intendiamo promuovere insieme alla Fondazione Neuromed, con cui abbiamo siglato un protocollo d’intesa che porterà a diverse attività di informazione e formazione rivolte a tutta la comunità scolastica. Fondamentale, inoltre, una corretta comunicazione con le famiglie, sostegno proprio come la scuola alla crescita culturale dei nostri ragazzi.”




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