Isernia. Giorno triste per il Majorana Fascitelli che piange la scomparsa della cara prof.ssa Assunta Milano. Entrata giovanissima nella nostra scuola, col passare degli anni ne è diventata una colonna portante. Punto di riferimento di colleghi e studenti, aveva messo a punto un metodo didattico innovativo e coinvolgente, rivelatosi da subito vincente perché frutto di uno studio continuo e appassionato.
Vera e propria pioniera, ha spesso precorso i tempi con progetti e attività che sarebbero entrati nei manuali di didattica solo anni dopo. La sua Cl@sse 2.0, ad esempio, ha spalancato le porte ad un apprendimento più moderno, attivo e coinvolgente e ha gettato le fondamenta della scuola digitale di oggi.
La passione per i numeri e quella per le nuove tecnologie, senza tralasciare la pratica e la laboratorialità, l’hanno avvicinata all’informatica e, prima ancora che il PSND lo prevedesse, ha colto le potenzialità dell’apprendimento online predisponendo i prodromi della piattaforma e-learning “Campus Majorana Fascitelli”, che si è rivelata un prezioso supporto alla didattica e all’innovazione metodologica.
Di lei ricorderemo sempre il grande amore per l’insegnamento, l’impegno e la dedizione, il rigore e la fermezza ma anche la dolcezza e l’equilibrio con i quali ha cresciuto schiere di giovani neofiti della matematica. Impressi nei nostri cuori restano i tanti bei momenti vissuti insieme, alcuni anche di leggera spensieratezza come quando, in occasione dell’incontro con Mogol, la nostra Assunta intonava a squarciagola le canzoni di Battisti, libera da ogni condizionamento.
In un’epoca in cui tutti siamo tutti sovraesposti e non si esita a mettere in piazza la propria vita privata, la discrezione, la riservatezza e la misura della prof.ssa Milano, donna dalla silenziosa personalità d’acciaio, diventano un esempio da ammirare e da seguire. Lascia un’eredità di affetti che è la prova tangibile di quanto profondamente abbia inciso nella vita di tutti coloro che hanno avuto l’onore di conoscerla.
Articolo precedente
Venafro: Irabaruta, finish d’autore al Trofeo San Nicandro