Il Campobasso FC segna il primo gol con il cuore. A soli quattro giorni dall’avvio della campagna abbonamenti “Eterno Amore” per la stagione 2025/2026, il Campobasso FC ha già superato quota 500 tessere sottoscritte. Ma il dato che fa più rumore non è il numero: è la qualità di quelle firme. Tra gli abbonamenti venduti ci sono decine di “abbonamenti sospesi”, un’idea semplice e rivoluzionaria insieme. Ispirata alla tradizione partenopea del “caffè sospeso”, è la prima volta che viene introdotta nel calcio professionistico italiano. Chi può, acquista un abbonamento in più e lo lascia a disposizione di coloro che, per motivi economici o di salute, non possono permetterselo. Un regalo potente. Un posto allo stadio offerto col sorriso, senza bisogno di chiedere. E così, nel cuore del Molise, è nata una piccola-grande rivoluzione gentile. Un gesto che parla di comunità, di appartenenza, di uno sport che non si limita a essere spettacolo, ma diventa strumento di coesione. Lo ha spiegato bene il presidente del Campobasso FC, Matt Rizzetta, in un videomessaggio diretto ai tifosi sparsi nel mondo: “Sono entusiasta e onorato, insieme alla Società, di presentare questa nostra iniziativa ispirata dalla bellissima tradizione napoletana del caffè sospeso. Abbiamo un pubblico fantastico, appassionato e internazionale. Ma ci siamo resi conto che a volte, proprio i tifosi più attaccati alla maglia non riescono a venire allo stadio per motivi economici o di salute, che nulla hanno a che vedere con la passione che condividiamo per questo bellissimo sport. Abbiamo quindi deciso di regalare, tutti insieme, lo sport e la passione che ci unisce. È un gesto di inclusione, di rispetto e di amore per i nostri colori.
Un grazie enorme va fin da ora a tutti coloro che doneranno attraverso i nostri canali. Ci tenevamo davvero tanto.” Ed è proprio questa la notizia: non è marketing. È cultura. È identità. È un modo diverso di fare calcio, che parte da una città che non ha bisogno di inseguire mode, perché ha già scelto chi essere. Un calcio che non lascia indietro nessuno, che sa che il tifo vero si misura anche in appartenenza. E la risposta è stata immediata: centinaia di abbonati in pochi giorni, un’eco mediatica che ha sorpreso anche i più ottimisti, e soprattutto la sensazione – palpabile – che a Campobasso si stia costruendo qualcosa di più grande di una semplice stagione. Fino al 30 giugno, chi vuole abbonarsi (o rinnovare) potrà usufruire di tariffe agevolate. Dal 1° luglio scatta la tariffa unica. Ma oggi la vera notizia è un’altra: Campobasso ha alzato l’asticella di cosa può significare fare calcio in Serie C. Con orgoglio. Con coraggio. E con un’idea di fondo che nessuna categoria può contenere: qui si tifa con il cuore. Anche per chi, da solo, non ci riuscirebbe. Perché l’Eterno Amore non si racconta. Si dimostra. Anche con l’ abbonamento “sospeso”.