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Degrado della Cappella del Santissimo Sacramento del Cimitero di Isernia, Filomena Calenda presenta interrogazione.

Pubblicato: 14-11-2023 - 495
Degrado della Cappella del Santissimo Sacramento del Cimitero di Isernia, Filomena Calenda presenta interrogazione. Politica

Degrado della Cappella del Santissimo Sacramento del Cimitero di Isernia, Filomena Calenda presenta interrogazione.

Pubblicato: 14-11-2023 - 495


Presentata interrogazione al sindaco di Isernia

Dopo aver raccolto molteplici segnalazioni circa lo stato di degrado in cui versa il cimitero di Isernia ed in particolare la cappella del Santissimo Sacramento, nota con la precedente denominazione “Santa Chiara”, la Consigliera Comunale di opposizione Filomena Calenda, nella giornata di oggi ha presentato una interrogazione al Sindaco di Isernia Piero Castrataro e al Presidente del Consiglio Nicola Paolino.



“Da alcuni anni, infatti, - ha scritto Calenda - in concomitanza con alcuni lavori di pavimentazione che hanno interessato l’area cimiteriale adiacente, la Cappella è interessata da copiose infiltrazioni provenienti da una vicina fonte sorgiva che, attraverso le pareti, riversano acqua sul pavimento e sulle scale, rendendo gli ambienti impraticabili e sommergendo i loculi posti nella parte inferiore della cappella stessa. Vi sono, inoltre, cavi elettrici scoperti e penzolanti che potrebbero determinare un corto circuito dell’impianto, come già accaduto per alcune lapidi rimaste al buio a causa del mancato funzionamento delle lampade votive”. “La cappella di Santa Chiara è di proprietà della Diocesi di Isernia-Venafro - ha continuato - che, più volte interessata della questione, pur manifestando la disponibilità per un intervento in tal senso, rappresentava che le infiltrazioni provengono da un adiacente terreno di proprietà del comune di Isernia”. Dopo tali ragioni Calenda ha chiesto di “conoscere se il Comune di Isernia abbia accertato l’origine delle infiltrazioni de quibus atte a determinare la successiva competenza nella realizzazione degli interventi di ripristino del decoro dei luoghi di culto; e in caso affermativo, si chiede di conoscere a chi sia stato conferito l’incarico ed altresì lo stato dell’arte”.





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