Si è riunita ieri pomeriggio, presso la Sala Alphaville di Campobasso, la seconda assemblea regionale degli iscritti al Movimento 5 stelle, organizzata dal coordinatore Antonio Federico.
Obiettivi dell’incontro: tracciare la strada da percorrere insieme, da qui in avanti, quindi mettere al centro del dibattito i temi cardine di quello che sarà il programma del Movimento 5 stelle. Era anche importante mettere a fuoco tutti gli aspetti legati al nuovo corso, a cui ha dato avvio il presidente Giuseppe Conte. Il presidente Conte – collegato da remoto con gli iscritti molisani, insieme alla vicepresidente Paola Taverna - ha sottolineato l’importanza, in questa fase, di interloquire con altre forze politiche, civiche e realtà associative sane, senza subire scelte calate dall’alto, soprattutto per quanto riguarda le candidature. Il Movimento si propone infatti come forza trainante di quella che dovrà essere un’alternativa forte al centrodestra. Lo stesso centrodestra che in questi cinque anni ha condannato il Molise ad un arretramento costante sotto tutti i punti di vista e che al governo nazionale si è dimostrato totalmente impreparato. Giuseppe Conte ha ripercorso poi brevemente le giravolte di Giorgia Meloni sulle accise, sul Superbonus, sulla giustizia, evidenziando l’incapacità delle forze politiche che rappresenta di fornire risposte concrete ai cittadini, ma anche la loro incoerenza nei confronti dei propri elettori. Il Movimento 5 stelle vuole invece essere una forza propulsiva e propositiva già ai tavoli di confronto in vista del prossimo appuntamento elettorale. In tal senso, sarà cruciale riporre il massimo impegno sulla stesura di un programma coerente, sostenibile e realizzabile, come il Movimento 5 stelle ha già fatto nel 2018, arrivando poi a realizzare l’80% del programma elettorale una volta al governo del Paese. ‘Così il Molise - ha detto Conte - può ambire ad essere un prototipo di regione per quanto riguarda la giustizia sociale e ambientale’. ‘Stiamo finalmente riuscendo a dare una struttura ai territori - ha dichiarato il coordinatore regionale Antonio Federico - una cosa che mancava da tanto, troppo tempo. Si è dato avvio ad una prima fase tra aprile e maggio, con la nomina dei coordinatori regionali. Ora bisogna procedere con la nomina dei coordinatori provinciali, che arriverà a breve e contestualmente in tutta Italia. Queste figure daranno una grande mano proprio nell’organizzazione dei lavori da svolgere sui territori. Ma un altro passaggio fondamentale è capire l’importanza dei gruppi territoriali, veri organismi che sui territori consentiranno agli attivisti di partecipare, presentare istanze e organizzare attività’.Proprio quello dei gruppi territoriali è stato tra i temi principali dell’incontro di ieri a Campobasso, che ha visto una partecipazione numerosa ed entusiasta di attivisti e portavoce regionali.
La procedura per la costituzione dei gruppi territoriali è partita a novembre, con l’obiettivo di ampliare quindi la partecipazione a nuovi iscritti e cittadini desiderosi di trovare uno spazio concreto dove dar voce alle proprie proposte. E in queste settimane si sta lavorando senza sosta affinché queste realtà siano effettivamente operative prima delle prossime elezioni regionali. Gli iscritti M5S ieri hanno colto l’occasione anche per tornare a confrontarsi sugli obiettivi da centrare a breve e lungo termine, per il futuro della regione e per tutti i molisani.
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