Sanità

“Schiacciamo il dolore”. Questa mattina la raccolta di firme anche in Molise proposta dall’Isal per la sensibilizzazione del dolore cronico.

Pubblicato: 02-10-2022 - 372
“Schiacciamo il dolore”. Questa mattina la raccolta di firme anche in Molise proposta dall’Isal per la sensibilizzazione del dolore cronico. Sanità

“Schiacciamo il dolore”. Questa mattina la raccolta di firme anche in Molise proposta dall’Isal per la sensibilizzazione del dolore cronico.

Pubblicato: 02-10-2022 - 372


La nota del consigliere regionale Andrea Di Lucente

CAMPOBASSO. Si terrà questa mattina mattina a partire dalle 10:30 davanti al sagrato del Santuario di Castelpetroso la raccolta fondi e l’incontro di sensibilizzazione del dolore cronico. In occasione della campagna nazionale organizzata in tutta Italia dall’associazione ISAL, anche il Molise ha deciso di aderire all’iniziativa “Schiacciamo il dolore”. Nelle piazze molisane (per il momento a Castelpetroso e a Isernia) la raccolta fondi, attraverso la vendita di sacchetti di noci, avrà un’attenzione particolare nei confronti della fibromialgia. L'incontro pubblico è stato organizzato proprio per far conoscere questo genere di patologia e le conseguenze che ha sulla vita dei malati e delle loro famiglie. “Il dolore cronico riesce a incidere in maniera molto forte sulla quotidianità – fanno sapere gli organizzatori della raccolta fondi -. Capire quali siano le conseguenze, quali le difficoltà da affrontare è fondamentale per aprire uno squarcio su patologie poco conosciute. Il dolore cronico, che non si esaurisce con la fibromialgia, è un aspetto sul quale si riflette ancora poco”.



L’associazione ISAL e i volontari molisani cercheranno di fare questo, contribuendo a promuovere l’approvazione della proposta di legge per il riconoscimento della fibromialgia come patologia a firma del consigliere regionale, Andrea Di Lucente.“La proposta di legge – spiega Di Lucente – permetterebbe al sistema sanitario regionale di poter dare risposte in termini di cura e presa in carico dei pazienti. Al momento queste patologie non vengono riconosciute e, quindi, è impossibile gestirle attraverso il sistema pubblico. Eppure la schiera di persone affette da fibromialgia sono sempre più numerose. In Parlamento era allo studio una legge nazionale, ma la caduta del governo ha azzerato le proposte al vaglio delle commissioni. Nella nuova legislatura uno dei temi che dovrà essere affrontato il prima possibile è proprio il riconoscimento della fibromialgia quale patologia”.



 





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