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Giornata della Memoria i messaggi di Ado Patriciello e Filomena Calenda

Pubblicato: 27-01-2020 - 305
Giornata della Memoria i messaggi di Ado Patriciello e Filomena Calenda Sociale

Giornata della Memoria i messaggi di Ado Patriciello e Filomena Calenda

Pubblicato: 27-01-2020 - 305


NOTA DI ALDO PATRICIELLO – EUROPARLAMENTATARE

Bruxelles, 27 GENNAIO 2020“Nella ricorrenza del Giorno della Memoria sono convinto che sia fondamentale mantenere vivo il ricordo di quella che fu una delle pagine più buie della storia del novecento. Ne sono convinto poiché ritengo che l’ideologia criminale che generò l’abominio dell’Olocausto e delle leggi razziali rappresenti una ferita al concetto stesso di civiltà: un monito perenne per tutti coloro che sottovalutano l’importanza del mantenimento della pace e della giustizia tra i popoli. Auschwitz, infatti, non è soltanto la sconfitta della ragione umana e la sofferenza del popolo ebraico: è la distruzione di ogni forma di dialogo, il fallimento politico di un’intera generazione.

Ecco dunque che riannodare i fili del passato significa non soltanto imparare dagli errori della nostra storia recente ma anche e soprattutto lavorare affinché essi non accadano mai più. Non più un semplice rituale commemorativo, dunque, ma una vera e propria presa di coscienza sulle derive che può intraprendere un sentiero minato dall’odio, dall’intolleranza e dall’incapacità di comprendere le ragioni altrui. È questa la consapevolezza storica da cui è partito il progetto economico e politico di un’Europa uscita a pezzi da ben due guerre mondiali. Ed è per tali ragioni che il Parlamento Europeo, così come tutte le istituzioni comunitarie, è in prima fila nel ricordare gli eventi che scossero profondamente la coscienza collettiva dell’Europa e del mondo intero. È dalle grandi tragedie che l’uomo trae la forza e il coraggio per costruire un futuro migliore e diverso”.

IL MESSAGGIO DEL CONSIGLIERE REGIONALE FILOMENA CALENDA

Calenda: “Nella Giornata della Memoria viviamo il presente in modo critico e riflessivo”   

Al termine olocausto, che presuppone un sacrificio motivato, ho sempre preferito quello di shoah, parola ebraica che vuol dire genocidio, sterminio, ossia la metodica distruzione di un popolo o di un gruppo etnico, perché non c’è nulla di logico e giustificabile in quello che è successo. La data odierna vuole ricordare una ferita ancora aperta: milioni di persone sterminate nei campi di concentramento, in cui ebrei, rom, oppositori politici e diversamente abili sono stati sottoposti a un trattamento disumano.

Le immagini, giunte fino a noi, ricordano che il genere umano, quando si fa sopraffare dalla voglia di conquista e di potere, può commettere atti inimmaginabili per violenza e malvagità. Con il trascorrere degli anni sono sempre meno i testimoni che hanno vissuto in prima persona questa tragedia, motivo per cui oggi più che mai è importante la memoria collettiva da tramandare alle generazioni future. I germi dell’estremismo, del razzismo e dell’antisemitismo sono difficili da debellare e si celano, in modo subdolo, dietro ai nostri comportamenti quotidiani.

Per combatterli è indispensabile riscoprire in forma collettiva i valori dell’altruismo, della solidarietà e del sostegno ai più deboli. Nella Giornata della Memoria, che si celebra oggi, non basta guardare al passato, è indispensabile vivere il presente in modo critico e riflessivo. Sono vicina a tutte le famiglie che hanno subito questi orrori e ai corregionali internati nelle fabbriche della morte.

 




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