Consigli musicali

Isernia: a 50 anni dalla Musicam Sacram. La diocesi di Isernia-Venafro promuove un interessante appuntamento culturale.

Pubblicato: 22-03-2017 - 256
Isernia: a 50 anni dalla Musicam Sacram. La diocesi di Isernia-Venafro promuove un interessante appuntamento culturale. Consigli musicali

Isernia: a 50 anni dalla Musicam Sacram. La diocesi di Isernia-Venafro promuove un interessante appuntamento culturale.

Pubblicato: 22-03-2017 - 256


ISERNIA. La diocesi di Isernia-Venafro si prepara ad un importante evento culturale organizzato con il patrocinio del Pontificio Istituto di Musica Sacra che avrà luogo sabato 25 marzo 2017, presso l’aula magna della diocesi.
Una giornata di studio e di approfondimento sull’istruzione conciliare dedicata alla musica sacra “Musicam Sacram” a 50 anni dalla sua pubblicazione.
Il tema che verrà affrontato, in particolare, avrà come titolo La musica e la riforma liturgica: una «croce»? Riflessioni e studi a cinquant’anni da Musicam Sacram.
L’inizio dei lavori è previsto per le ore 15,30.
Al tavolo dei relatori si alterneranno il m° prof. mons. Vincenzo De Gregorio, preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra e Consulente dell’Ufficio Liturgico Nazionale per la Musica Liturgica, don Francesco Mazzitelli fdp, dottore in liturgia e il m° prof. don Ramon Saiz-Pardo Hurtado, incaricato per la cattedra di Musicologia e Teologia Liturgica presso la Pontificia Università della Santa Croce. È importante notare come il contributo dei relatori, date le loro competenze specifiche, sia atteso anche per una rilettura di Musicam Sacram, rapportando il documento ai giorni nostri allo scopo di comprenderne maggiormente il senso. musica-sacra-locandina-interno-web

Le conclusioni dei lavori saranno affidate al vescovo di Isernia-Venafro Mons. Camillo Cibotti, vescovo delegato per la liturgia alla Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana, il quale, volendo presentare l’iniziativa, si è espresso con queste parole: «parlare di musica sacra, ribadendone la sua vitalità nella liturgia, sembra essere un concetto ovvio ma che, al giorno d’oggi, non risulta affatto scontato. Appare più che mai necessaria una giusta riflessione, così da comprendere quanto i principi fissati in Sacrosanctum Conciulim (SC), in particolare sulla musica liturgica [cfr. SC cap. VI], siano stati recepiti e in quale misura. Una lettura attenta della Costituzione Liturgica, pertanto, risulterà ancora molto utile a farci cogliere quegli orientamenti e quella forte valenza pastorale che era già in animo dei padri conciliari. La ricorrenza dei cinquant’anni dall’entrata in vigore di Musicam Sacram (MS) è stata colta tanto dalla Scuola di Formazione Teologica San Pietro Celestino quanto dall’Ufficio Liturgico Diocesano come un’importante momento di confronto e di aggiornamento, nel quale tutti devono sentirsi coinvolti. Nondimeno l’istruzione conciliare sulla musica sacra prescriveva che “è lecito sperare che i pastori d’anime, i musicisti e i fedeli, accogliendo volentieri e mettendo in pratica queste norme, uniranno, in piena concordia, i loro sforzi per raggiungere il vero fine della musica sacra che è la gloria di Dio e la santificazione dei fedeli” [cfr. MS 4]».




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