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Isernia: Striscione di CasaPound in ricordo del bombardamento americano sulla città del 10 settembre 1943

Pubblicato: 10-09-2021 - 311
Isernia: Striscione di CasaPound in ricordo del bombardamento americano sulla città del 10 settembre 1943 Territorio

Isernia: Striscione di CasaPound in ricordo del bombardamento americano sulla città del 10 settembre 1943

Pubblicato: 10-09-2021 - 311


“Ricordare davvero significa anche ricordare chi furono gli autori del massacro”

‘10 Settembre: Isernia non dimentica le bombe americane’, questo il testo dello striscione affisso da CasaPound Italia in occasione dell’anniversario del terribile bombardamento americano su Isernia del 1943, che provocò la morte di centinaia di civili e migliaia di sfollati.

“Il bombardamento americano di Isernia rappresenta la pagina più dolorosa della nostra città – afferma CasaPound Italia Isernia in una nota – il 10 settembre, le bombe sganciate dalle ‘fortezze volanti’ americane si abbatterono sul capoluogo pentro, nonostante l’Italia in quel momento non risultasse in guerra con gli Alleati, essendo stato da poco firmato l’armistizio e non essendo ancora stata costituita la Repubblica Sociale Italiana. Buona parte della città venne letteralmente rasa al suolo, e centinaia di isernini perirono per le esplosioni o a seguito del crollo degli edifici. Come conseguenza della devastazione operata dall’aviazione americana Isernia venne abbandonata da gran parte dei suoi abitanti, riducendosi ad una città fantasma”.

“La ricostruzione materiale di Isernia richiese molti anni – prosegue la nota – mentre le ferite inflitte nella memoria sono impossibili da sanare. Non vi è famiglia isernina in cui non si conservi memoria di un caro morto sotto il bombardamento e delle sofferenze per l’abbandono della propria abitazione.

Come ogni anno quindi abbiamo ritenuto doveroso ricordare, facendo ben presente chi furono gli autori dello spaventoso massacro, sopperendo alle ‘amnesie’ che spesso caratterizzano le commemorazioni ufficiali.

Il fatto che a commettere questo crimine di guerra siano stati i vincitori del secondo conflitto mondiale non lo rende meno odioso ed esecrabile, e nessuna convenienza politica può essere più importante del rendere la dovuta giustizia ai nostri morti ponendo i colpevoli del massacro di fronte alle loro responsabilità”.





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