SCAPOLI. Venerdì 29 agosto, nella splendida cornice del Museo del Corpo Italiano di Liberazione, intitolato allo statista Aldo Moro, si è tenuta anche a Scapoli la presentazione del libro di Fabrizio Nocera e Antonio Salvatore dal titolo “La Seconda Guerra Mondiale attraverso le pagine del giornale Risorgimento – Molise 1943-1944”.
L’evento organizzato dalla Pro-Loco in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Scapoli è stata un’occasione per riflettere ancora una volta solle atrocità e sulle barbarie delle guerre.Presenti gli autori: Il prof. Fabrizio Nocera, docente presso l’Università degli Studi del Molise e cultore della materia in Storia contemporanea, è autore di numerose pubblicazioni, tra cui Le battaglie partigiane lungo la linea Gustav. Abruzzo e Molise nelle carte del Ricompart (2021) e il prof. Antonio Salvatore, dottore di ricerca presso l’Unimol e cultore della materia in Storia contemporanea, ed autore di diverse pubblicazioni di carattere storico, archeologico e sui fenomeni migratori.Il sindaco di Scapoli, Emilio Ricci, ha aperto l’incontro portando i saluti istituzionali a titolo personale e dell’intera amministrazione comunale. Sono seguiti i saluti del Presidente della Pro-loco di Scapoli, Maurizio Pitisci.Veronica Penta, moderatrice dell’incontro, ha introdotto, presentato e dialogato con gli autori del libro.Attraverso i numeri del “Risorgimento”, i curatori hanno ricostruito un mosaico di eventi, restituendo voce e dignità ad una memoria collettiva spesso trascurata.
Il quotidiano “Risorgimento”, fondato a Napoli il 4 ottobre 1943, dopo la liberazione della città, sostituì i tre giornali partenopei allora esistenti: Il Corriere di Napoli, Roma e Mattino. La direzione fu affidata a Paolo Scarfoglio (figlio del celebre Edoardo Scarfoglio e marito della scrittrice e giornalista Matilde Serao), ed Emilio Scaglione. Tra il 1944 e il 1946, Il Risorgimento fu il quotidiano più venduto nel Mezzogiorno, con un picco record di 289.000 copie. Fu pubblicato fino al 1950.Uno degli aspetti più importanti del volume curato dal Prof. Nocera e dal Prof. Salvatore, è l’uso delle fonti archivistiche e giornalistiche, in gran parte inedite o sconosciute alla maggior parte delle persone.Seppur il libro contenga rapporti accurati e dettagliati sulle operazioni, sulle strategie degli alleati e dei nazisti, evidenziando i danni subiti dai vari paesi del Molise, non si tratta solo di uno scritto di memoria bellica. Si tratta anche di testimonianze sociali: le difficoltà della popolazione civile (che a Scapoli venne “sfollata” in paesi del Nord Italia), i rapporti con gli alleati, il tentativo di ripristinare il tessuto democratico. L’analisi iconografica e documentale, rende il volume prezioso non solo per gli storici, ma anche per capire come la società italiana visse il passaggio dalla dittatura alla libertà.Il libro dimostra, inoltre, che il Molise, spesso percepito come periferico, ebbe in realtà un ruolo centrale: fu luogo di transito di eserciti, ma anche crocevia di culture politiche e civili che avrebbero inciso sulla formazione del nuovo stato democratico. Numerosi furono anche importanti comandanti militari e capi di governo che fecero tappa nella Regione. Il lavoro di ricerca degli autori testimonia, inoltre, come in Molise la guerra, abbia avuto un impatto devastante da un punto di vista sociale e causa principale di uno spopolamento dovuto alla distruzione, alla mancanza di lavoro ed alla fame, determinando, in maniera forte e rilevante, il fenomeno migratorio che, ancora oggi, è uno dei mali della nostra Regione.Non meno marginale il ruolo di Scapoli. Anzi. Scapoli ebbe un ruolo molto importante e strategico in quella che fu la liberazione della nostra Nazione e la nascita di una nuova Patria. Nel Palazzo dei Marchesi Battiloro vi era infatti il quartier generale del Corpo Italiano di Liberazione (che sarebbe stato poi matrice del nuovo esercito italiano) con al comando il Generale Umberto Utili che pianificò e diresse la battaglia di Monte Marrone, iniziata nella notte del 31 marzo 1944 fino allo sfondamento successivo della linea GUSTAV (una delle quattro che attraversavano il Molise) e la conseguente avanzata degli alleati verso Cassino, facilitando, così, la liberazione della città.
Gli interventi del prof. Nocera e del prof. Salvatore hanno evidenziato in maniera dettagliata il periodo 1943-1944, soprattutto in riferimento alla nostra Regione, con un taglio scientifico e divulgativo grazie alle pubblicazioni del quotidiano “Risorgimento”, sottolineando l’importanza dello studio della Storia per comprendere il presente oltreché gli aspetti militari e la ferocia della guerra; evidenziando come essa abbia rappresentato (e rappresenti ancora oggi nei Paesi teatro di conflitti) una condizione di miseria per le popolazioni più vulnerabili – bambini, donne e anziani. I due interventi sono stati arricchiti con l‘esposizione di documenti d’epoca, materiali d’archivio e fotografie inedite di Scapoli e di altre città e paesi molisani, risultato di un accurato e lungo lavoro di ricerca.Il ricavato della vendita del libro sarà interamente utilizzato dall’Osservatorio Culturale “Enzo Nocera”, inserito all’interno dell’Associazione Molise Radici, per il recupero di materiale storico riguardante il Molise.
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