PIZZONE. È di questi giorni la notizia del ritrovamento di una cucciola di orso nel territorio di Pizzone, a poche centinaia di metri da quegli stessi luoghi che saranno sito dei cantieri per l’assurdo progetto di Enel. La cucciola, fortunatamente è stata recuperata dal personale addetto del PNALM e attualmente si trova, in buona salute nel centro gestito dall’ente naturalistico a Pescasseroli. Al termine dello svezzamento la piccola sarà reimmessa in natura cosi come avvenuto in passato per l’orsa Morena nel 2015. Come si è appreso dal comunicato stampa del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, il dieci maggio u.s., nel comune di Pizzone alcuni cittadini hanno notato la presenza della piccola orsacchiotta ai margini della S.S. 158. Prontamente sono stati allertati i guardaparco che, dopo aver costatato l’assenza della mamma, hanno provveduto al recupero della cucciola, appartenente a una sottospecie a rischio, presente esclusivamente nell'Italia centrale, che conta solo circa 60-70 individui.
Il coordinamento “No Pizzone II” oltre a felicitarsi per la soluzione messa in campo dal personale PNALM sottolinea come questo episodio, certifica, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la grande ricchezza e delicatezza dell'ecosistema di questa area. “Il ritrovamento, scrivono dal coordinamento - è avvenuto a ridosso del centro abitato, dove non sono nuove le incursioni pacifiche e frequenti di orsi. Ciò testimonia che le nostre preoccupazioni sul devastante impatto che avrebbe Pizzone II sul delicato equilibrio naturalistico del nostro territorio trovano ulteriore conferma dai fatti. Ci chiediamo infatti cosa potrebbe avvenire se questo delicato ecosistema fosse messo a repentaglio dal continuo andirivieni di mezzi pesanti, rumori, polveri e tutto ciò che un cantiere esteso e duraturo nel tempo come quello di “Pizzone II” porterebbe sul territorio. Abbiamo appreso dagli esperti del PNALM – continuano – che la mamma orsa potrebbe aver abbandonato la sua cucciola perché spaventata, infastidita da qualcosa… Potrebbero essere stati altri orsi, cani che abbaiavano, qualcosa che ha turbato profondamente mamma orsa da indurla a scappare e a lasciare sola la piccola. Ora, se questo passeggiare di mamma e figlia, fosse avvenuto in contemporanea con il cantiere, i camion, le ruspe, i rumori, il traffico, sicuramente i fattori di disturbo alla vita dei plantigradi sarebbero molto più numerosi e questo si tradurrebbe in un più elevato ripetersi di episodi analoghi. Non solo, questo significherebbe che non sempre si potranno evitare conseguenze drammatiche per il cucciolo, che a questa età è completamente dipendente dalla madre.
Alla luce di quanto esposto, ribadiamo la nostra ferma contrarietà al progetto Enel e con l’occasione proponiamo al PNALM di chiamare la piccola orsetta Liberata, come la Santa che protegge il comune di Pizzone dove la piccina è stata recuperata e liberata dallo scempio proposto da Enel.
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