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Il Presidente Pellegrino ci lascia una grande eredità. Il ricordo di Lorenzo Coia. “Era l’uomo della cultura”.

Pubblicato: 09-02-2019 - 293
Il Presidente Pellegrino ci lascia una grande eredità. Il ricordo di Lorenzo Coia. “Era l’uomo della cultura”. Politica

Il Presidente Pellegrino ci lascia una grande eredità. Il ricordo di Lorenzo Coia. “Era l’uomo della cultura”.

Pubblicato: 09-02-2019 - 293


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA LORENZO COIA - PRESIDENTE PROVINCIA DI ISERNIA. 

Non è facile ricordare oggi la cifra umana del compianto Mimmo Pellegrino, in quanto era un uomo a diverse dimensioni.

Lo si ricorda come medico , valente professionista , stimato ed apprezzato in tutta la provincia.

Lo si ricorda come uomo di cultura, da assessore al ramo in provincia , valorizzò i patrimoni culturali della nostra piccola provincia, dai tratturi alla tradizione della transumanza , al giacimento del Paleolitico della Pineta , al Teatro italico di Pietrabbondante , agli scavi della città monastica di San Vincenzo al Volturno , alle chiese della sua Atene del Sannio , alla valorizzazione delle nostre origini sannite.

Pose la cultura come via del progresso e di valorizzazione della nostra provincia.

Lo si ricorda come politico appassionato e coerente, per cui la politica era spirito di servizio, operare per il bene comune, passione civile, impegno per una causa giusta , non rinnegando gli ideali di solidar/ietà , di uguaglianza , di rispetto per gli altri. Lo apprezziamo/ e lo apprezzammo come uomo , con la sua grande carica umanitaria , attaccato ai valori etici propri della nostra terra, delle sue origini , delle sue tradizioni ,attaccato alla famiglia e strenuo difensore della nostra identità. 

Lo ammirammo per il suo carisma , non era il Presidente della Provincia ma il Presidente Pellegrino , un tratto distintivo che incarnava l’uomo, il medico, l’intellettuale, il difensore della nostra identità culturale.

Lo hanno amato gli amici , i compagni di partito, per i quali rappresentava un esempio di buona amministrazione, lo hanno rispettato gli avversari , per l’eleganza e la signorilità con cui , anche se con rigore, si opponeva alle scelte che riteneva sbagliate.

Un uomo a più dimensioni , non è facile tratteggiarne il ricordo oggi , e sono grato al destino , che sia proprio io , per la stima che gli nutrivo, a leggere queste poche righe.

Sono molte le opere che Mimmo Pellegrino ci lascia in eredità non solo materiali, gli farebbe piacere sapere che la civiltà della transumanza è in dirittura per il riconoscimento di bene immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO , come lo sono state la riserva MAAB di Collemelluccio , le foreste vetuste del PNALM, e che la civiltà monastica segue la stessa sorte. Tutte sue intuizioni. Ma il Presidente Pellegrino ha lavorato anche sui temi della viabilità , in particolare per l’Alto Molise , per le aree interne che erano da sempre la sua priorità.

Lo ricordiamo così , interprete appassionato “del suo tempo , attaccato alla nostra terra alla nostra storia  e a quella delle sue popolazioni e degli uomini che la attraversarono attraverso i tratturi, impegnato a costruire un percorso di crescita con al centro i valori dell’uomo, il lavoro, la cultura , la famiglia , la solidarietà.” Qualcuno lo ha definito un sognatore, forse lo era , ma ha vinto le sue battaglie e come disse Nelson Mandela , un altro vincitore “ Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso “ .

Ciao  Presidente Pellegrino , che la terra ti sia  lieve.

 

 




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