Tradizioni

Grande successo per l’edizione 2018 del presepe vivente di Monteroduni.

Pubblicato: 03-01-2019 - 445
Grande successo per l’edizione 2018 del presepe vivente di Monteroduni. Tradizioni

Grande successo per l’edizione 2018 del presepe vivente di Monteroduni.

Pubblicato: 03-01-2019 - 445


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA LUCIANO MASCIO

Anche quest’anno gli occhi di numerosi visitatori sono rimasti incantati dall’edizione 2018 del presepe vivente svolto nella serata di sabato 29 dicembre.

Nella incantevole cornice del centro storico di Monteroduni è andata in scena un’edizione veramente innovativa con dialoghi in dialetto monterodunese curati dal sottoscritto e dall’amico Antonio Varrecchione.

Dopo la breve presentazione da parte di Pasqualina De Giacomo si è aperta di fatto l’edizione 2018 con un dialogo di vita quotidiana tra due cittadini nei pressi della “croce”, alla fine di Via Roma. Un dialogo fatto di ricordi, di un Natale di una volta che non c’è più e che ha fatto spazio al consumismo e a manifestazioni senza simboli religiosi. Questo dialogo è stato seguito da strofe della poesia dialettale “Natale a M’nd’rrun” del compianto maestro Ciocca e da brani del vangelo riguardati l’annunciazione a Maria e Giuseppe.

Alle 19:30, come per magia, dalla piazza G. Russo, è partita la “stucciata”, caratteristica fiaccolata costituita da pezzi di legno di pioppo intagliati ed essiccati. Adulti e bambini festanti hanno partecipato alla fiaccolata con ceppi infuocati di svariate dimensione. Il corteo degli stucci, ottimamente coordinato dal presidente della Gea (Gruppo Escursionisti dell’Ariola), Ing. Stefano Biello, ha illuminato le vie dell’incantevole borgo allietando i partecipanti con il gradevole suono delle zampogne fatte venire per l’occasione. Da via del Nord, come per incanto, Giuseppe a piedi e Maria in groppa all’asinello, sono giunti alla “croce” e hanno proseguito per Via Scipione in cerca di alloggio. Arrivati nei pressi dell’arco, “Ru Spuort’”, all’inizio di Corso Umberto I, Giuseppe e Maria, secondo l’editto di Cesare Augusto, hanno firmato per il censimento di tutto l’Impero Romano. Le zampogne e il corteo di “stucci” hanno poi proseguito in corso Umberto I aprendo di fatto ai visitatori le botteghe degli antichi mestieri con figuranti rigorosamente dal vivo. Dissolto il corteo degli “stucciari”, Maria e Giuseppe hanno proseguito verso la capanna posta in piazza Sant’Angelo.    

Alle 19:45 i visitatori, raggiunta Piazza Marconi, hanno potuto gustare le tradizionali “scruppuell”, cotte al momento, gli “sciarun” veri e propri prodotti tipici dell’antica tradizione culinaria monterodunese. All’interno delle botteghe allestite con vera maestria da figuranti del luogo, i visitatori hanno potuto gustare dell’ottimo vin brulé accompagnato dai “cresimali” tipici biscotti secchi alle mandorle ottenuti tagliando a fette il filoncino di impasto ancora caldo.

Mentre piazza Marconi si riempiva di visitatori la rievocazione del presepe è proseguita con la scena dei pastori che, di ritorno dai campi, si sono ritrovati e hanno espresso lo stupore, in vario modo, alla vista della stella cometa. L’apparizione della stella ha preannunciato la venuta dei re Magi che hanno spiegato ai pastori il vero significato del suo splendore. Con l’arrivo di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre si è svolta la scena con il re Erode il Grande, re della Giudea, genio di crudeltà e di brutalità e lo scriba. Un re sempre più spregiudicato che, non conoscendo la profezia dell’antico testamento, ha chiesto lumi allo scriba e irritato per le sue parole, ha implorato i Re Magi, grandi astronomi, affinché trovassero la via giusta perché incuriosito e stupito dalla nascita del Salvatore, il re dei re, il re di Israele.

Dopo il colloquio molto acceso e pieno di insidie tra il Re Erode e i Magi e l’uscita di scena degli stessi da Piazza Marconi, è finita la seconda parte della rievocazione storica del presepe vivente. L’annuncio dell’angelo e le campane a festa hanno preannunciato a tutti i presenti in Piazza Marconi la nascita di Gesù Bambino, “ru Bamb’niegl’” che si è tenuta nella splendida cornice di piazza Sant’Angelo. La maestria del prof. Domenico Del Russo e la cooperazione di    tantissimi volontari del posto hanno reso questo angolo di Monteroduni davvero incantevole. Dalle loro abili mani hanno approntato una capanna con una mangiatoia che ha dato spazio alla scena della nascita di Gesù bambino interpretato dal piccolo Claudio Biello. Il piccolo Claudio è nato nella nostra comunità il 29 settembre 2018 giorno della festa del santo patrono San Michele Arcangelo.

La rievocazione si è conclusa con l’annuncio dell’angelo che ha preannunciato l’arrivo dei re Magi e uno stuolo di bambini festanti accorsi numerosi per adorare Gesù bambino.

Cori e poesie dialettali hanno terminato una manifestazione unica nel panorama molisano che, a detta di tutti, ha riscontrato grandissimo successo.

Un ringraziamento doveroso va agli attori del gruppo “Attori per una sera” che hanno degnamente e professionalmente interpretato le scene durante tutta la manifestazione. Grande riconoscenza va a tutto lo staff di “Attori per una sera” che si sono adoperati nell’allestimento delle botteghe, a tutti i figuranti adulti e bambini che hanno partecipato alle scene e a coloro che hanno curato l’allestimento delle scene in tutto il centro storico. Un ringraziamento particolare va alla Parrocchia di Monteroduni che è stata promotrice dell’iniziativa a nome di Don Paulin Mama, all’associazione Gea (Gruppo Escursionisti dell’Ariola) che ha curato la stucciata, agli zampognari che hanno allietato i partecipanti con musiche natalizie, ai tecnici del suono che hanno permesso la buona acustica durante lo svolgimento delle scene e hanno dato la filodiffusione lungo una parte del percorso con canti natalizi, al Comune di Monteroduni che, con la messa a disposizione del palco e con le varie autorizzazioni, ha contribuito alla riuscita della manifestazione. Un doveroso ringraziamento va al nostro regista Paolo Greco che, con abile maestria, ha guidato i presenti con la voce narrante durante tutto il percorso guidando i presenti nella comprensione delle scene, all’amico Domenico Biello che, con i suoi scatti, ha saputo immortalare le scene più significative della manifestazione e ad Antonio Bertone per aver messo a disposizione alcune suppellettili temporaneamente sottratte al “Museo Etnografico dell’Arte e Civiltà contadina” posto all’interno del Castello Pignatelli.

Un omaggio va tributato anche al corpo docente e al Dirigente scolastico, Ilaria Lecci, dell’Istituto Comprensivo Statale di Montaquila plesso di Monteroduni per aver curato il concorso letterario che, attraverso una commissione, ha premiato gli alunni della Secondaria di I grado.

Un plauso va anche a tutti coloro che sono accorsi numerosi alla manifestazione con l’auspicio che la prossima edizione li veda ancora più numerosi e partecipi.

Luciano Mascio




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