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Montaquila: si sono già dimessi i 4 cittadini nominati dal sindaco Marciano Ricci come collaboratori esterni dell’Amministrazione Comunale.

Pubblicato: 17-07-2018 - 391
Montaquila: si sono già dimessi i 4 cittadini nominati dal sindaco Marciano Ricci come collaboratori esterni dell’Amministrazione Comunale. Politica

Montaquila: si sono già dimessi i 4 cittadini nominati dal sindaco Marciano Ricci come collaboratori esterni dell’Amministrazione Comunale.

Pubblicato: 17-07-2018 - 391


“Un atto illegittimo che avrebbe dovuto essere annullato dal primo cittadino ma ci hanno pensato i diretti interessati rassegnando le dimissioni". La nota di Federico Cimorelli.

 RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA FEDERICO CIMORELLI (CAPOGRUPPO LISTA AMARE IL PROPRIO COMUNE MONTAQUILA).

 MONTAQUILA. Con Decreto  n. 14 del 13.06.2018 il Sindaco di Montaquila, nominava 4 collaboratori dell'amministrazione comunale di Montaquila.

Quali collaboratori venivano nominati i candidati Consiglieri non eletti appartenenti alla lista Insieme si può - per il cambiamento a sostegno della sua candidatura a  Sindaco (Silvano Zaccarella, Feliciano D'Eboli, Federico Cioffi), ed un cittadino non candidato (Agostino Di Giacomo) Presidente di CasaPound Molise, supporter della predetta lista durante la competizione elettorale.

Tali nomine venivano immediatamente contestate dalla minoranza (lista Amare il Proprio Comune) nel Consiglio Comunale di insediamento, durante il quale il capogruppo di minoranza Federico Cimorelli rappresentava la palese l'illegittimità delle stesse in ragione dell'assenza di una disposizione statutaria che consentisse l'esercizio di tale potere di nomina da parte del Sindaco.

Soprattutto la minoranza, durante il Consiglio, evidenziava che con tali nomine, il Sindaco concedeva illegittimamente ai predetti collaboratori, il diritto di accesso ai documenti amministrativi in possesso dell'ente comunale (contenenti dati sensibili dei cittadini del Comune di Montaquila) nonostante gli stessi collaboratori fossero cittadini non eletti e, quindi, privi della necessaria legittimazione all'accesso agli atti.

Il capogruppo di minoranza con riferimento a tali profilo precisa che: " il decreto di nomina di collaboratori selezionati tra cittadini non eletti, così come adottato dal Sindaco di Montaquila, costituisce un atto illegittimo, oltre che inopportuno. Abbiamo contestato immediatamente tale provvedimento, al fine di impedire una indebita violazione della privacy dei cittadini del Comune di Montaquila, i cui dati sensibili devono essere tutelati e rimanere riservati e non possono certo essere di libera consultazione da parte di semplici cittadini non eletti, esterni al Consiglio Comunale e alla Giunta e che, pertanto, non hanno ricevuto la necessaria legittimazione popolare a ricoprire cariche rappresentative."

Inoltre, la minoranza precisa che il Decreto di Nomina non aveva altro scopo se non quello di consentire ai candidati consiglieri non eletti che avevano sostenuto la candidatura dell'attuale primo cittadino (e ad un cittadino che aveva sostenuto attivamente la lista del Sindaco Marciano Ricci, pur non essendo candidato) di far parte della compagine amministrativa.  primo consiglio montaquila evidenza web

Sul punto Cimorelli chiarisce: "in risposta alle contestazioni mosse durante il Consiglio Comunale (durante il quale non vi è stato alcun riscontro da parte della maggioranza consiliare alle nostre censure) alcuni consiglieri hanno addirittura cercato di far credere alla cittadinanza che tali nomine esprimessero la volontà di coinvolgere i cittadini interessati alla politica attiva del Comune. In realtà, il Sindaco ha semplicemente tentato - con un atto privo di copertura statutaria - di coinvolgere nell'amministrazione comunale attiva i candidati consiglieri della sua lista non eletti all'esito della consultazione elettorale, nonché un cittadino non candidato ma suo sostenitore  durante la campagna elettorale. Tant'è vero che le nomine dei collaboratori sono avvenute nei giorni immediatamente successivi all'insediamento del Sindaco, senza un previo avviso pubblico ed acquisizione di curricula dei candidati quindi, senza consentire a tutti i cittadini di presentare la propria candidatura a collaboratori dell'ente. Il Decreto non aveva, quindi, altra scopo che quello di allargare il novero dei collaboratori del Sindaco a persone di sua fiducia ai quali avrebbe potuto delegare "de facto"  compiti e funzioni".

Continua Cimorelli: "tale atto illegittimo, a seguito delle contestazioni mosse in Consiglio, avrebbe dovuto essere annullato d'ufficio dallo stesso Sindaco. Tuttavia i collaboratori hanno preferito rassegnare le proprie dimissioni, evitando al primo cittadino l'imbarazzo di dover annullare (o di vedersi annullato giudizialmente) un proprio atto a pochi giorni dalla sua adozione". Atto che, tuttavia, rimane illegittimo seppur allo stato attuale privo di effetti concreti".

"Questa minoranza non ha intenzione di portare avanti un'opposizione preconcetta e ostruzionistica (tant'è vero che ha votato unitamente alla maggioranza l'approvazione del regolamento sulla videosorveglianza), ma esistono delle procedure che devono essere rispettate, il compito della minoranza è vegliare affinché ciò avvenga. Lo abbiamo fatto con attenzione in questo caso e lo faremo in futuro"

 




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