Cronaca

Punto nascite di Isernia, va sostenuto e difeso. La nota delle Neo Mamme in attesa di conoscere le scelte del Ministero sulla richiesta di deroga.

Pubblicato: 12-02-2018 - 1293
Punto nascite di Isernia, va sostenuto e difeso. La nota delle Neo Mamme in attesa di conoscere le scelte del Ministero sulla richiesta di deroga. Cronaca

Punto nascite di Isernia, va sostenuto e difeso. La nota delle Neo Mamme in attesa di conoscere le scelte del Ministero sulla richiesta di deroga.

Pubblicato: 12-02-2018 - 1293


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DAL GRUPPO DE “LENEOMAMME”.

ISERNIA. Lo scorso 29 dicembre, in occasione della conferenza stampa tenutasi presso la sala sindacale dell’Ospedale F. Veneziale di Isernia, è stato annunciato ai cittadini di Isernia che la Regione Molise ha provveduto a firmare la tanto attesa richiesta di deroga per il punto nascita di Isernia, alla quale il nostro gruppo LeNeoMamme lavora assiduamente da due anni. Erano presenti il Presidente della Regione Molise Paolo Di Laura Frattura, il direttore generale della Salute Lolita Gallo, il direttore amministrativo dell’Asrem Antonio Forciniti, il direttore sanitario dell’Ospedale di Isernia Wilma Sferra, il Direttore dei reparti di Ostetricia e Ginecologia di Campobasso e Isernia Franco Doganiero, il Responsabile dei reparti di Ginecologia e Ostetricia di Isernia Flavio Giannini, la Responsabile del reparto Nido e Pediatria di Isernia Donnina Pannoni e il consigliere comunale Vincenzo Di Luozzo.

Ricordiamo che il numero dei nati ad Isernia è da anni inferiore alle soglie stabilite dal decreto Balduzzi. Consapevoli però del fatto che il nostro Punto Nascita rappresenti per l’intero territorio una risorsa sia in termini di salute pubblica, sia in termini economici, abbiamo richiesto che sia concessa una deroga. L’area a cui esso fa riferimento include circa 86000 abitanti solo nella Provincia di Isernia, distribuiti in 52 comuni, ubicati per la maggior parte su un territorio orograficamente irregolare ed impervio; inoltre sono molti i comuni delle regioni limitrofe, dall’Abruzzo alla Campania, che si servono ad Isernia.

Sappiamo, d’altra parte, che il Molise ha caratteristiche decisamente sfavorevoli alla viabilità: una conformazione quasi esclusivamente montuosa e collinare, con comuni dislocati oltre i 1000 m di altezza sul livello del mare; la frequenza delle nevicate invernali; lo stato precario delle strade e delle infrastrutture (non agevolato dalla ristrettezza di risorse dovuta al piano di rientro). Tutte queste peculiarità comportano rilevanti difficoltà negli spostamenti che, in caso di chiusura del Punto Nascita di Isernia, supererebbero largamente l’ora per raggiungere l’Hub regionale di Campobasso. Il collegamento tra i due capoluoghi si effettua attraverso un tragitto di 52 km che è caratterizzato da un’alta pericolosità dovuta al transito quotidiano di un numero cospicuo di automezzi e autobus di linea che collegano il Molise centrale con le grandi città delle regioni limitrofe, come Napoli e Roma.

Se il comune obiettivo è la sicurezza delle mamme e dei bambini, dobbiamo ammettere che non ci sentiamo tranquille nel dover raggiungere un altro centro per partorire, attraverso un tragitto del quale non è garantita la viabilità in caso di eventi sfavorevoli o di emergenze mediche, quando è attivo un centro che, con uno sforzo ragionevole, potrebbe garantire gli stessi standard di sicurezza di un centro di riferimento. Inoltre, ci sembra doveroso salvaguardare gli sforzi profusi e i risultati ottenuti finora. Al fine di valorizzare il Punto Nascita, infatti, negli ultimi 24 mesi abbiamo lavorato al miglioramento dei servizi offerti, in particolare in termini di assistenza alle mamme e alle famiglie. Grazie al dialogo instauratosi con il personale medico ed ostetrico del Punto Nascita, si è favorito un orientamento umanizzante delle pratiche di assistenza, con una particolare attenzione alla relazione madre-bambino, nel pieno rispetto della fisiologia e dei diritti della persona.

Il punto nascita ora offre il rooming-in, un nuovo approccio che ha fatto registrare un significativo aumento dei casi di allattamento alle dimissioni, in perfetta armonia con le Linee Guida del Ministero della Salute, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dell’Unicef e dell’Unione Europea. Il Punto Nascita fornisce peraltro assistenza alle gestanti tramite ambulatori di gravidanza a rischio ed a termine di gravidanza. Altra nota in favore del nostro reparto di maternità è il basso tasso di tagli cesarei (obiettivo richiesto proprio dal Ministero della Salute), che attualmente si attesta al di sotto del 35%.

La nostra percezione è che, dopo tanti anni, si è finalmente giunti ad un’ottima integrazione tra il territorio, nella forma di ambulatori e consultori meglio organizzati, ed il Punto Nascita, con una continuità di assistenza ben gradita a noi mamme. A testimonianza della grande professionalità profusa da tutti gli operatori, ginecologi, pediatri, ostetriche, infermiere, che hanno accolto i nostri stimoli e garantito un livello assistenziale di qualità, i dati sul numero dei parti sono incoraggianti (423 nascite nel 2015, 425 nascite nel 2016, 467 nascite al 31/12/2017, di cui circa 60 riguardanti famiglie provenienti da fuori regione).

Noi mamme non ci siamo limitate a sottoporre all’attenzione pubblica la questione della permanenza del Punto Nascita, siamo andate oltre. Abbiamo individuato una serie di proposte organizzative e tecniche, volte a rendere più attraente e sicuro il reparto, nel pieno rispetto degli standard previsti dal Protocollo Metodologico art. 1 D.M. 11/11/2015. Ricordiamo a questo proposito che la sicurezza è un importante parametro di valutazione del Comitato Percorso Nascite Nazionale, insieme all’osservazione del trend delle nascite e alla diminuzione dei cesarei. Tra le nostre proposte citiamo l’ammodernamento strutturale del blocco travaglio-sala operatoria con l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria e la riorganizzazione della dotazione strumentale e tecnologica, per cui sono stati già previsti specifici investimenti; incremento del personale con integrazione soprattutto delle figure professionali di ginecologo, pediatra-neonatologo, anestesista; una maggiore offerta dei servizi connessi (partoanalgesia, supporto per il controllo naturale del dolore, arredamento e cura dell’ambiente, attrezzatura di sostegno al travaglio-parto).

Nell’augurarci che il Ministero della Salute si pronunci favorevole alla richiesta di deroga, contiamo sulla collaborazione di tutti. A tal fine rivolgiamo un appello all’Amministrazione Comunale di Isernia e a tutti i sindaci dei Comuni che si servono presso il nostro ospedale, perché lavorino concretamente per il mantenimento di un servizio che è essenziale per il nostro territorio.

Evidenziamo l’attività di tutti coloro i quali si sono impegnati nel sostenere la nostra iniziativa: il Dott. Flavio Giannini, la Dott.ssa Pannoni, tutti i ginecologi, le ostetriche e gli infermieri del punto nascita, il consigliere comunale Vincenzo Di Luozzo.

Ci fa piacere inoltre aver riscontrato un impegno positivo da parte della Regione, con la quale è stato possibile instaurare un dialogo costruttivo, favorito dallo stesso Presidente della Regione, che ha apprezzato e stimato il nostro operato, e dalla dott.ssa Lolita Gallo, la quale ha accolto le nostre istanze mettendosi a disposizione per trovare possibili soluzioni.

Restiamo pertanto in attesa che vengano concretizzati gli investimenti in programma e chiediamo che siano realizzati anche tutti gli altri interventi già condivisi con la Direzione Generale per la Salute e con la Direzione Sanitaria Asrem al fine di ottimizzare l’assistenza ospedaliera.




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