Politica

Scuole sicure, occorre l’innovazione. Giacomo Mancini di Cerro al Volturno esorta gli amministratori della Valle ad uno sforzo comune verso il progresso per la sicurezza degli alunni e delle future generazioni.

Pubblicato: 16-09-2016 - 291
Scuole sicure, occorre l’innovazione. Giacomo Mancini di Cerro al Volturno esorta gli amministratori della Valle ad uno sforzo comune verso il progresso per la sicurezza degli alunni e delle future generazioni. Politica

Scuole sicure, occorre l’innovazione. Giacomo Mancini di Cerro al Volturno esorta gli amministratori della Valle ad uno sforzo comune verso il progresso per la sicurezza degli alunni e delle future generazioni.

Pubblicato: 16-09-2016 - 291


Il cambiamento è trainato nel modo di pensare, non nelle leggi.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA GIACOMO MANCINI.
CERRO AL VOLTURNO.« Noi cambieremo quando impareremo a gioire dei successi altrui» «Va superata la sindrome del Palio di Siena.(O vinco io o nessuno) L’innovazione nasce dai fallimenti» «La frontiera dell'innovazione è come la frontiera di uno Stargate. È un punto di non ritorno, un viaggio verso l'ignoto, che ci aiuta a capire meglio il posto da cui siamo partiti». «Noi abbiamo tutto per competere nella modernità. Ie Amministrazioni, i giovani, secondo me, devono adoperarsi proprio per scoprirlo» «È così che nasce il successo, di una comunitá.
Sulle spalle del fallimento di chi ci ha preceduto. Un processo collettivo, di sistema. Da noi, invece, c'è quella che Faggin e Cavalli Sforza chiamato la “sindrome del Palio di Siena”.
«Da noi si gioisce per la sconfitta altrui. La gente è contenta di perdere, a patto che anche tu perda. La prima cosa da fare, da cambiare dell'Italia,  è questo modo di pensare diffuso e configge drammaticamente con l'innovazione» Dobbiamo smetterla di roderci se chi di fianco a noi ha successo. Anche perché così facendo noi crolliamo e gli altri volano. Noi pensiamo che se il nostro vicino mangia una fetta di torta ce ne sarà una in meno per noi. Dobbiamo pensare che il successo di chi è a fianco a noi allarghi la torta. Si deve acquisire, con modus operandi, una grande forza, che premia chi pensa fuori dalla scatola, chi esce dagli schemi. Noi, invece, queste persone le mortifichiamo. Il cambiamento non è trainato dalle leggi, ma nel modo di pensare. L'idea che si possa, assieme, competere e cooperare. Se noi pensassimo in un modo diverso, diventeremmo immediatamente attrattivi, e profiqui. È questa la rivoluzione culturale di cui abbiamo bisogno, per un futuro migliore. MEDITATE SINDACI,MEDITATE”.
 




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