Cronaca

Emergenza sisma in centro Italia: Aggiornamento interventi di soccorso e criticità operative da parte della molisana del Soccorso Alpino.

Pubblicato: 27-08-2016 - 241
Emergenza sisma in centro Italia: Aggiornamento interventi di soccorso e criticità operative da parte della molisana del Soccorso Alpino. Cronaca

Emergenza sisma in centro Italia: Aggiornamento interventi di soccorso e criticità operative da parte della molisana del Soccorso Alpino.

Pubblicato: 27-08-2016 - 241


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DAL SERVIZIO REGIONALE SOCCORSO ALPINO

L’emergenza sisma che ha tristemente e drammaticamente interessato negli ultimi giorni il Centro Italia, con conseguenze drammatiche sulle popolazioni ed i territori delle Regioni colpite, ha comportato l’allerta di tutti gli Enti e le Organizzazioni deputate al soccorso in eventi di calamità naturale. Professionisti del soccorso e personale di Associazioni di volontariato sono giunti a poche ore dal sisma per prestare aiuto e sostegno alle popolazioni colpite.

Tra i professionisti del soccorso un ruolo fondamentale lo ha ricoperto, in qualità di Struttura Operativa del Servizio di Protezione Civile Nazionale secondo la legge 225 del 24 febbraio 1992, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) in particolar modo nei primi due giorni di intervento, nei quali, l’attività di Ricerca e Recupero di superstiti (SAR) rappresenta una delle fasi più delicate e tecniche per interventi di questo tipo. Da diverse Regioni d’Italia circa duecento tecnici del CNSAS si sono recati sui luoghi disastrati apportando competenze, mezzi ed attrezzature.

Le peculiarità dei tecnici del CNSAS che partecipano attivamente alle attività di soccorso hanno consentito, non solo l’opera di rimozione manuale delle macerie, ma l’apporto di unità cinofile specializzate in ricerca in macerie, di personale sanitario in supporto a quello del 118, e di tecnici di elisoccorso, figure professionali presenti unicamente tra le fila del Soccorso Alpino, per l’operatività con gli aeromobili presenti sul posto.

Su richiesta del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile anche una nutrita squadra di tecnici CNSAS della Regione Molise si è recata ad Amatrice, uno dei centri maggiormente devastati dal sisma.

Le operazioni logistiche relative all’intervento hanno comportato notevoli difficoltà ed evidenziato, ancora una volta, drammatiche e gravi criticità dovute alla totale mancanza di risorse e di mezzi del CNSAS Molise. La Regione Molise, infatti, è l’unica Regione d’Italia che ancora non si dota di un adeguato strumento normativo che consentirebbe al CNSAS di svolgere, come avviene in tutte le altre Regioni, i compiti istituzionale a cui è deputato da Leggi dello Stato Italiano in maniera opportuna, sia per interventi tecnico sanitari di emergenza e di ricerca persone disperse in pericolo di vita sul territorio regionale ma anche per interventi di Protezione Civile per calamità naturali come quella attuale che ha colpito i territori del Centro Italia.

La mancanza di risorse è mezzi ha comportato ore di ritardo nell’intervento, in un ambito in cui la tempistica dei soccorsi rappresenta un fattore critico e determinante per la possibilità di salvare vite umane.

Allo scopo di ovviare momentaneamente a questo problema logistico  e, quindi, ridurre il più possibile i tempi di intervento, è stata inoltrata tempestivamente istanza di un mezzo fuoristrada all’Agenzia Regionale di Protezione Civile, che l’ha prontamente accolta fornendo un mezzo che, solo dopo aver risolto un inconveniente meccanico dovuto al lungo fermo del veicolo, ha consentito alla squadra di tecnici molisani del CNSAS di recarsi, anche se con diverse ore di ritardo, sulle zone terremotate.

Sul posto ai tecnici del Soccorso Alpino sono state assegnate zone da bonificare per la ricerca di superstiti. Tale delicatissima operazione è avvenuta scavando e rimuovendo manualmente macerie e calcinacci, con l’ausilio di unità cinofile del CNSAS per la ricerca in macerie. Le operazioni di bonifica sono proseguite tutta la notte nonostante le numerose continue scosse, anche di forte intensità come quella registrata nel pomeriggio di Magnitudo 4.3, che hanno continuato ad interessare l’intera zona determinando nuovi crolli di strutture già pericolanti e di ponti indispensabili alla viabilità e  rendendo maggiormente difficili e pericolose le operazioni di soccorso per tutti gli operatori sul posto.

La squadra del CNSAS Molise, essendo terminata la fase primaria di Ricerca e Recupero di superstiti, è rientrata nelle prime ore di questa mattina. Il Servizio Regionale del CNSAS resta comunque in allerta ed a disposizione per l’invio di ulteriori squadre sul posto dove tutt’ora sono comunque presenti oltre cento tecnici del Soccorso Alpino per attività di supporto.

Le criticità riscontrate in questo evento, dovute alla mancanza di risorse e mezzi del CNSAS Molise, solleva nuovamente e legittimamente una questione di inadeguatezza del sistema normativo che di fatto discrimina cittadini della nostra Regione rispetto a quelli di altre Regioni Italiane in un territorio particolarmente complesso dal punto di vista orografico e ad alto rischio sismico come quello molisano in un ambito, quello del pubblico soccorso, ed un ambiente, quello montano ed impervio, in cui la tempistica di intervento è un fattore determinante per l’incolumità delle persone.

Ancora una volta, a distanza di pochi giorni, a seguito di cinque soccorsi sanitari a persone in ambiente montano effettuati nelle ultime due settimane, in occasione di questo drammatico evento di Protezione Civile, il CNSAS si vede costretto ad rilevare, ancora una volta, questa anomalia che determina pericolose conseguenze sulla tempistica e sulla efficacia degli interventi, con potenziali e gravi ripercussioni sull’incolumità delle persone coinvolte.

Alla luce di quanto esposto risulta impellente che la Regione Molise ponga in essere le condizioni che consentano al CNSAS di poter operare ed adempiere ai compiti istituzionali a cui è deputato in conformità alle normative vigenti, allo scopo di garantire un servizio di pubblico soccorso alla collettività.

E’ dal 2013 che la  Regione Molise si è impegnata a dotarsi di una  Legge che consentirebbe al CNSAS di ottenere risorse per lo svolgimento dei propri compiti istituzionali, così come avviene in tutte le Regioni d’Italia dando man forte al già provato sistema di emergenza urgenza territoriale molisano.

Tale strumento normativo, che scaturisce da una mozione approvata a maggioranza dal Consiglio Regionale il 10 settembre 2013, e che, inspiegabilmente, a tutt’oggi ancora non intraprende il suo iter legislativo, permetterebbe alla nostra Regione di garantire un servizio efficiente e, peraltro, definito dalle normative vigenti, in materia di pubblico soccorso.




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