Ambiente

Pozzilli: “L’inceneritore deve essere chiuso”. Stefano Buono di Molise Democratico interviene bruscamente sulla vicenda rifiuti.

Pubblicato: 25-03-2016 - 295
Pozzilli: “L’inceneritore deve essere chiuso”. Stefano Buono di Molise Democratico interviene bruscamente sulla vicenda rifiuti. Ambiente

Pozzilli: “L’inceneritore deve essere chiuso”. Stefano Buono di Molise Democratico interviene bruscamente sulla vicenda rifiuti.

Pubblicato: 25-03-2016 - 295


POZZILLI. L’inceneritore di Pozzilli deve chiudere: a sostenerlo, senza mezzi termini, è il presidente di Molise Democratico Stefano Buono che vive e risiede a Venafro e conosce bene le problematiche ambientali che da sempre attanagliano il territorio venafrano. Riceviamo e pubblichiamo.

Non credo si possa trattare con tanta superficialità e menefreghismo il tema , in assoluto , più importante di tutti : la salute dei cittadini che abitano questo territorio. Tra il termovalorizzatore di Pozzilli, che brucia circa 98.000 tonnellate di rifiuti l’anno e il cementifico Co. la. cem. , sulla piana di Venafro vengono bruciati la quantità di rifiuti prodotti da un milione e mezzo di persone. “ Stefano Buono dunque parla di una situazione non più tollerabile da parte di chi dovrebbe garantire i dovuti controlli. “Il dato è eloquente- prosegue Buono- , le condizioni nelle quali viviamo oggi sono straordinariamente allarmanti. Lo sarebbero anche se le istituzioni e le autorità competenti attivassero tutti i controlli necessari e riscontrassero che le aziende in questione siano conformi alla normativa vigente e che, quindi, non ci siano irregolarità o situazioni di illegittimità.” E i numeri sono numeri come fa capire Buono:”E’ del tutto evidente che la combustione in quelle tipologie di impianti di una cosi massiccia quantità di rifiuti immette nell’aria, per quanto possano venire filtrate negli idonei impianti di depurazione, enormi quantità di diossina ,di altri fattori macroinquinanti , di polveri sottili (pm10 ) e di nano polveri (pm2,5 ).” Il presidente di Molise Democratico chiama pesantemente in causa la regione:” Assenza di adeguati controlli in grado di rilevare i reali livelli di inquinamento presenti sul nostro territorio e assenza , inspiegabile di registro dei tumori. Il primo aspetto è di fondamentale importanza per avere piena contezza , che sia inquinata è certo , della qualità dell’aria che respiriamo e ravvisare se possano esserci addirittura delle anomalie nel funzionamento degli impianti. Ciò deve realizzarsi dotando l’ARPA dei mezzi tecnici e finanziari idonei e installando apposite centraline in molteplici punti sensibili della piana di Venafro ,in modo tale che siano riscontrabili da qualunque cittadino. Il secondo aspetto (registro tumore ) è dirimente per comprendere se vi sia , come purtroppo certamente c’è , una stretta correlazione tra questi fattori inquinanti e il proliferare di gravi patologie .

Questo è un comportamento di inaudita gravità e che non ha alcun logica motivazione se non quella , evidentemente , di voler a tutti i costi nascondere il problema. Ma su questo problema non si può scherzare. Non si possono avere tentennamenti quando si parla del diritto alla vita, che è il primo dei diritti fondamentali dell’uomo , e del diritto alla salute , cosi come sancito dall’articolo 32 della nostra costituzione. Si tratta di  una battaglia questa da condurre e vincere tutti assieme, liberi cittadini , associazioni , sindaci e istituzioni del circondario, magari formando un unico comitato , perché nessuno vuole mettere al mondo figli destinati , con maggiori probabilità ad ammalarsi. Se la politica non è presente su questa roba non è definibile tale.




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